CASTELLO LEUCATIA: SACRA RAPPRESENTAZIONE DELLA "CONA"
- Dettagli
- Categoria: Storia e tradizioni popolari
- Creato Martedì, 24 Dicembre 2013 15:49
- Pubblicato Martedì, 24 Dicembre 2013 15:49
- Scritto da Liotru di lu Chianu
- Visite: 2671
il tempo della novena. Alternando antiche nenie natalizie a orazioni in versi dialettali, gruppi di popolani attorno ad esse riuscivano a creare un clima surreale. In questo scenario quasi da favola c’erano i Nanareddi personaggi un po’ sopra le righe, spesso non vedenti o con qualche menomazione fisica, quasi sempre “brilli” ma raffinati poeti dialettali e abili suonatori di strumenti ad archi o a corde; ‘A mastra da Cona stereotipo popolaresco con il compito di “parare” di tutto punto l’altarino. Non potevano certo mancare i monelli dediti a rubacchiare le cibarie poste a ornamento(da qui il detto “Ti mangiasti na cona”); le comari che dopo aver partecipato intensamente alla preghiera, terminato il rito religioso, pretendevano ‘a Junta. Quest’ultimo era da considerare un momento di puro Folklore che nulla aveva a che vedere con l’aspetto religioso. Lo spettacolo per la regia dello stesso Sineri, sull’improvvisato palcoscenico della Sala Cutuli del Castello Leucatia ha registrato l’alternarsi di numerosi personaggi, tra questi: Carmelo Filogamo (chitarra), Silvio Carmeci(fisarmonica), Santo Privitera (mandolino), Giacomo Gucciardo (percussioni); Gaetano Petralia (poeta). Rosetta Danese, Luisa Spampinato,Linda Guarnaccia,Salvina Tomarchio, Cettina Di Stefano e Cettina Condorelli nel ruolo delle popolane. Tra gli altri partecipanti: Salvo Pasqualino, Nunzio Spitalieri, Enzo Seminara e la piccola attrice in erba Giorgia Filogamo.
Nella foto di Gianni De Gregorio, "I Colapisci"