LA RECENSIONE: "L'ITALIA A PEZZI"

Share

“L’Italia a pezzi”(ed.Gwynplaine Euro.20.00) non è una metafora allusiva,  ma una ricca antologia che disegna,partendo dal confronto tra vari scritti pubblicati fino a questo momento da autorevoli esponenti della letteratura italiana, la mappa storico-geografica dei poeti dialettali d’Italia. L’intento dei curatori V.Cohen, V.Cuccaroni,G.Nava, R.Renzi e C.Sinicco, è anche quello di riscoprire e riportare alla luce nuove realtà, nuovi fermenti che nelle diverse regioni stanno emergendo. Vero è che il dialetto rimane pur sempre circoscritto al territorio, ma è anche vero che laddove le spinte autonomistiche sono state più forti, il ricorso ad esso si è fatto nel tempo sempre più marcato e strutturato. Pur non trascurando la storia, in questo lavoro l’attenzione ai contemporanei si è presentata sin da subito come una questione nodale. Motivo per il quale,ponendo dei limiti cronologici, sono stati selezionati autori e autrici tra i nati dal 1950 in poi. Tra i siciliani spiccano i nomi di Salvo Basso,Nino De Vita, Renato Pennisi, Biagio Guerrera,Dina Basso,Angela Bonanno,Flora Restivo e Marco Scalabrino. Per la prima volta si è fatto ricorso all’uso del web. Attraverso questo strumento, lanciato l’invito a spedire materiali che la redazione ha poi provveduto a sistemare, collazionare e filtrare, è stato possibile scoprire autori che altrimenti non sarebbero stati mai rintracciati. Se per la letteratura dialettale è l’avvio di una nuova fase ricostruttiva, lo vedremo presto. Intanto a Catania è già in corso da alcuni anni un tentativo simile, questo grazie alla rivista annuale “La Terrazza” edita dalla casa editrice Novecento che accoglie contributi dialettali da scrittori provenienti dalle diverse realtà linguistiche regionali.

Informazioni aggiuntive