LA RECENSIONE: "Ciccio Porcuzzi e...famiglia" di Adriana La Terra.

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“C’era una volta…un paese bellissimo chiamato animalonia”(...) L’incipit somiglia a quello di una fiaba; in realtà si tratta di un racconto didattico-pedagogico destinato non solo ai bambini, ma anche agli adulti. Non a caso i personaggi narrati sono animali dotati tutti di una propria personalità “umanizzata” e capaci,quindi, di confrontarsi con problematiche sociali attuali. “Ciccio Porcuzzi e…famiglia”, questo il titolo dell’opera, è un ulteriore contributo offerto dalla scrittrice Adriana La Terra alla letteratura per bambini e non. Per essere ambientato in una città immaginaria popolata tutta di animali, l’autrice non ha esitato a fare ricorso ai nomi più fantasiosi che ben si attagliano all’ambiente: Rossella Animalis, Candida Volpinis, Maniero Asinini, Paride Cavalli, fino ai perfidi “Al Porkigno e Babbina De Ienis. Personaggi semplici, cari ai bambini, non privi di sottili sfumature psicologiche. Il linguaggio è moderno e di facile comprensione. Dalla passione per la natura alla visione romantica intrisa di moderato ottimismo, in questo lavoro c’è tutto il sentire dell’autrice. Ciccio Porcuzzi è un maialino che ha alle spalle una vita travagliata. Rimasto orfano di madre, è il padre che si occupa di lui. Grazie al buon ufficio di alcuni animali-filantropi, trova un lavoro e sposa la brava e cristiana Rossella. Insieme formano una famiglia modello. Ai sei figli naturali (uno morirà in tenera età) se ne aggiungono due adottivi. Uno di questi è un “cucciolo” umano che in questa famiglia diversa trova amore e comprensione. Non mancano i colpi di scena che ricalcano le normali dinamiche familiari. Il lieto fine è la continuità.

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