“IL GESTO DELL’ACQUA” Di Rosalda Schillaci
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- Categoria: Recensione libri
- Creato Venerdì, 14 Marzo 2025 10:54
- Pubblicato Venerdì, 14 Marzo 2025 10:54
- Scritto da Santo Privitera
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“Il Gesto dell’acqua”(Algra editore) è il nuovo romanzo di Rosalda Schillaci. La scrittrice catanese ci riprova un anno dopo la pubblicazione di “Quando le uova non si trovavano d’inverno”. La Schillaci è una poetessa votata alla narrativa. La sua prosa lirica si presenta asciutta e concisa. “Il Gesto dell’acqua” è un affascinante viaggio storico tra Budapest e Catania. Un intreccio che si sviluppa sull’onda emozionale del diario rinvenuto casualmente all’interno della casa di una “forestiera” deceduta poco tempo prima. Narra della prima guerra mondiale e delle conseguenti devastazioni che ha causato sul piano dei rapporti sociali prima ancora di quello materiale. Tutti i personaggi hanno un loro valore nel contesto della trama: anche quello apparentemente più insignificante. Il rapido cambiamento della personalità della protagonista, è lo stesso di quello registrato nella società europea dell’immediato dopoguerra. Un particolare-questo- che affiora con lo scorrere delle pagine. Maria, una trovatella vissuta fino all’età adolescenziale in un convento, conosce il giovane poeta ungherese Sandor. I due intrecciano un breve ma intenso rapporto d’amore. Lo scoppio della guerra 1915-18 li separerà. Sandor, partito militare, verrà fatto prigioniero. Maria, dopo una serie di gravi vicissitudini patite con grande dignità, cambierà nome e condizioni di vita. Si metterà sulle tracce dell’amato, giungendo fino in Sicilia, a Vittoria, dove venivano reclusi i prigionieri di guerra ungheresi. L’autrice mostra una notevole padronanza di scrittura nell’articolazione della trama. Gestisce bene la quantità di “tasselli” da mettere insieme. Nelle quattro parti in cui si dipana la storia( Il gesto dell’acqua, Felice disincanto, il Respiro della solitudine e Verità ferite), trovano posto scomode verità, sogni, disincanti, illusioni e quella felicità “epicurea” sempre inseguita e mai raggiunta.
Nella foto, la copertina del libro