CARNEVALE

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Il carnevale ha origini lontanissime, pare addirittura risalga alle dionisiache greche e ai saturnali romani in cui si rovesciavano i ruoli sociali e veniva dato spazio alla dissolutezza. Nel Medioevo invece era d'uso che i contadini battagliassero per strada con bastoni o sassi per imitare i signori che, chiusi nei loro palazzi, duellavano per diletto. Da qui derivò la pessima abitudine dell'uso dei manganelli in plastica durante i festeggiamenti carnevaleschi.

Nella tradizione cristiana è una festa che celebra il periodo precedente la Quaresima, infatti la sua etimologia deriva dal latino "carnem levare" (eliminare la carne) poichè anticamente indicava un banchetto luculliano che si teneva prima del periodo di astinenza e digiuno previsto per la Quaresima. Oggigiorno il carnevale rappresenta una festa popolare adatta a tutte le età ed estrazioni sociali. E' il periodo in cui, per antonomasia, tutto è permesso: mascherarsi, scherzare, fare baldoria, ridere, cantare, ballare, mangiare in eccesso, esagerare senza timore.

 Nel mondo il carnevale più famoso e rinomato è quello di Rio de Janeiro in Brasile durante il quale, per cinque giorni, la gente si aggrega a vari gruppi mascherati danzando a ritmo di samba fino allo stremo delle forze. In Italia ci sono innumerevoli esempi di spettacoli carnevaleschi originali e famosi come quello di Ivrea (Piemonte), di Viareggio e Versilia (Toscana), di Cento e Imola (Emilia Romagna), di Venezia (Veneto), di Putignano (Puglia), di Fano (Marche), di Foligno (Umbria), di Acireale e Sciacca (Sicilia).

E' rimasto intatto nei secoli il desiderio popolare di mostrarsi per quello che si vorrebbe essere, almeno per qualche giorno. Così ci si traveste da regine e fate, da principi e super eroi, per riprendere i propri panni dal mercoledì delle Ceneri.

Alcune città italiane vantano una propria maschera caratteristica che anticamente veniva usata nelle rappresentazioni teatrali per identificare i personaggi tipici dell'epoca. La più antica è quella di Arlecchino originario di Bergamo ma servo presso nobili veneziani, un briccone molto astuto che ama prendere in giro i suoi padroni. Colombina è la sua "morosa" una serva affascinante che lavora presso lo stesso palazzo e che ammalia con la sua civetteria ogni uomo che ruota nella sua orbita. Pantalone è invece un ricco, spilorcio e umano mercante veneziano che finisce sempre per rimetterci di tasca. Anche Brighella è bergamasco, un servitore furbo ma bugiardo che si ritrova spesso in situazioni intriganti. Da Milano ecco Meneghino che, come tutti i suoi concittadini, è sempre indaffarato, pratico e preciso. Poi troviamo il Dottor Balanzone bologhese e grasso, un sapientone che si vanta della sua dottrina e indossa i panni del professore, mentre Gianduia, torinese, è un gentiluomo altruista che ama la vita e la buona tavola. Egli è un uomo buono e generoso che si fa amare dai suoi concittadini. Stenterello è un servo fiorentino che viene tradito dalla moglie ed è costretto a fare i salti mortali per non morir di fame. Come ogni cornuto è assai collerico con il prossimo ma, nel profondo, è un tenerone disperato che si sfoga dicendo cattiverie. Il romano Rugantino è un bullo di quartiere pronto a fare a botte con chiunque. Ma la maschera per eccellenza è il napoletano Pulcinella un servitore tutto fare, eclettico, simpatico, arguto ma incapace di mantenere segreti (l'espressione "E' un segreto di Pulcinella") deriva appunto dal suo modo di agire.

Nel periodo di Carnevale è d'uso in tutta Italia preparare piatti a base di carne di maiale e dolci tipici fritti, prima di concedersi una pausa alimentare e un lungo periodo di riflessione rappresentato dalla Quaresima.

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