LA CONFERENZA: "GLI ANNIVERSARI DA RICORDARE NEL 2014"

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Al Centro culturale “V.Paternò-Tedeschi” si è svolta la tradizionale conferenza su eventi e personaggi catanesi da ricordare nell’anno in corso. Relatore della mattinata, il dott. Santo Privitera(nella foto). Anche se è impossibile citare tutti gli avvenimenti, una piccola parte di essi sono stati messi sotto la lente di ingrandimento proprio per non dimenticare. Pippo Fava, scrittore e giornalista caduto il 5 gennaio del 1984 sotto il piombo della mafia, è tra questi. Il suo assassinio sollevò una ventata di indignazione che non fu fine a se stessa perché  servì a scoperchiare quel vasto sistema politico-affaristico che in tanti si ostinavano a negare. Il primo gennaio del 1974 moriva Catania il poeta Arcangelo Blandini. Per la sua delicata produzione venne particolarmente apprezzata dallo scrittore Vitaliano Brancati. Le sue poesie furono rivalutate postume. Tra le tante liriche scritte, una in particolare la dedicò ai cigni della villa Bellini. Quelli veri. Il prof. Santi Correnti, storico e letterato sicilianista avrebbe compiuto Novant’anni. Era nato a Riposto il 28 gennaio del 1924. Amò la sua Sicilia come pochi altri. Oltre a essere stato il fondatore della prima Cattedra universitaria di “Storia della Sicilia” al Magistero, si occupò di saggistica. Quasi un centinaio le opere pubblicate. “Un grande rammarico-afferma il relatore- constatare che Catania

non gli abbia ancora dedicato nulla”. Il 25 febbraio del 1844, 170 anni fa, nasceva Mario Rapisardi. A soli 26 anni divenne professore universitario. Scrisse numerosi poemi di carattere filosofico e anticlericale. Accanito polemista, sostenne un’accesa disputa con Carducci che gli costò l’allontanamento dagli ambienti letterari del tempo. Anche la sua vita sentimentale fu piuttosto turbolenta. Lo stesso si può affermare nei rapporti con la religione. A tal proposito, nel corso della conferenza è stata declamata “L’Ode a Sant’Agata” un’opera che il poeta scrisse all’età di 15 anni. Privitera non ha mancato di ricordare i 580 anni della fondazione dell’Università di Catania (Ottobre 1434) ad opera di Re Alfonso d’Aragona(detto il Magnanimo) e dei 120 anni della scomparsa del Beato Cardinale G.B.Dusmet, avvenuta nell’aprile del 1894. Il 1954 fu un anno di gravi lutti per la cultura catanese: Il 18 agosto si spense lo storico Gluglielmo Policastro; a settembre gli scrittori Giuseppe Patanè e Vitaliano Brancati. Il 6 Dicembre di 100 anni fa, al suo tavolo di lavoro moriva invece il Marchese Antonino di Sangiuliano. E’ stato ricordato anche lui. Fu prestigioso ambasciatore italiano a Londra e a Parigi. Raffinatissimo politico, occupò più volte la carica di ministro. Guidò nel 1912 la trattativa che portò l’Italia verso la Triplice alleanza con L’Austria e la Germania. Al termine dell’incontro non poteva mancare il ricordo dell’infausto episodio accaduto quasi settant’anni fa: L’incendio del municipio di Catania ad opera di un manipolo di giovinastri renitenti al servizio di Leva. Era il 14 dicembre del 1944. Il danno materiale fu enorme, ma assai più grave fu la perdita dell’Archivio storico della città comprendente il museo del Risorgimento e la preziosa raccolta degli Atti dei Giurati.

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