LA SCOMPARSA DEL MISTICO DOMENICO FICHERA
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- Categoria: Moda Costume e Società
- Creato Martedì, 04 Giugno 2024 08:10
- Pubblicato Martedì, 04 Giugno 2024 08:10
- Scritto da Santo Privitera
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E’ scomparso ieri notte nella sua casa di via Curia, Domenico Fichera, l’uomo con le stimmate. Era nato a Catania nell’agosto del 1946. Nel popolare quartiere del Fortino, esattamente nella località meglio conosciuta come ‘a Raziedda(dall’antica chiesetta oggi in completo dissesto) dove abitava, lo conoscevano tutti. Un via vai continuo di persone, amici e parenti venuti a testimoniare il proprio affetto e salutare quello che per loro era un vero e proprio benefattore, un mistico. Nelle pareti, i quadri del pittore Vittorio Ribaudo suo grande amico ed estimatore. L’uomo che invitava a seguire la messa e a fare del bene al prossimo senza nulla a pretendere, sarebbe stato un “predestinato”. Per suo tramite questo le avrebbe dettato di fare la Vergine Maria durante le sue innumerevoli apparizioni. Lo ha fatto. In effetti, i segni della santità li aveva tutti. Stimmate nei piedi, nel costato e nelle mani. Sulla fronte, ben evidente il segno di una croce cicatrizzata affondata nella carne viva. Davvero impressionante. Un mistero che solo la fede può giustificare. Neanche i medici che lo hanno esaminato in passato hanno potuto dare una spiegazione scientifica. Da piccoli”-dice il fratello Salvatore-“andavamo io e lui a fare i chierichetti”. Ma, secondo quando affermato dallaprofessoressa Sebastiana Brigida Schillaci che si definisce una delle sue figlie spirituali, “solo in un secondo tempo cominciò ad avere i primi segnali mariani”. La docente è commossa ma determinata nel suo racconto: “ Era l’8 dicembre del 1994, giorno dell’Immacolata Concezione” quando nella località marina di Agnone bagni dove l’uomo si trovava, ha sognato la Madonna. La Vergine Maria avrebbe preannunziato a Domenico l’insorgere dei Segni di Cristo sul corpo”. Da allora le stimmate sanguinanti lo hanno continuato a tormentare per tutto il resto della sua vita.
Nella foto, ritratto di Domenico Fichera. Opera di V. Ribaudo