INCONTRO CON L'AUTORE: MARIA NIVEA ZAGARELLA
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- Categoria: Letteratura
- Creato Mercoledì, 26 Febbraio 2014 10:09
- Pubblicato Mercoledì, 26 Febbraio 2014 10:09
- Scritto da Liotru di lu chianu
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La stagione degli incontri culturali curati dal Circolo Paternò-Tedeschi in collaborazione con la Biblioteca Rosario Livatino si è aperta al Castello Leucatia con la rassegna “Incontro con l’autore”. Nel salone delle conferenze “Maria Grazia Cutuli”, ospite d’eccezione di questo primo appuntamento è stata la giornalista, saggista e poetessa francofontese Maria Nivea Zagarella. Collaboratrice della pagina culturale del quotidiano La Sicilia, ex docente di materie umanistiche, vincitrice di diversi premi letterari nazionali, la Zagarella è da assimilare a quella schiera di letterati siciliani testimoni attivi del proprio tempo. Poesia sempre attenta, misurata, la sua, fondata sul concreto delle cose, per coglierne il filo comune e rappresentarlo. Dopo l’introduzione del Dott. Santo Privitera che ha proiettato una “clip” di presentazione, è stata la volta del Relatore avv. Renato Pennisi. Nel corso del suo ben strutturato intervento, Pennisi ha evidenziato dal punto di vista critico gli aspetti salienti della produzione letteraria della Zagarella. “Con una scrittura dal tono gentile e discorsivo-ha sostenuto-la sua poesia, con frequenti richiami alla cronaca, è efficace strumento di analisi di una condizione interiore che si confronta costantemente con un mondo paradossale e violento”. La produzione è vasta: dal 68 a oggi oltre quindici titoli che spaziano dalla poesia in Lingua e in dialetto siciliano ai racconti; dai testi teatrali sperimentali fino ai saggi comprendenti biografie di autori conosciuti e non. La famiglia, la natura, la storia e la cronaca quotidiana del mondo contadino che scompare, sono i temi prediletti di questa autrice. “Dagli anni ’50 ad ora siamo passati da un mondo bipolare a un mondo multipolare che non è per nulla pacificato o più giusto o più umano-afferma la Zagarella
nell’intervento conclusivo-siamo alla ricerca di un nuovo umanesimo politico e spirituale. Impegnarsi perciò attraverso l’attività poetico-letteraria, a ridare forza e sangue alla parola, impregnarla di contemporaneità e di memoria storica, essere in programmatica controtendenza rispetto al primato dell’utile e dell’effimero usa e getta, rappresenta un contributo importante per ridisegnare la mappa della nostra esistenza e della società.”. Durante l’incontro, il prof. Vittorio Emmi ha declamato alcune liriche tratte dalle opere della poetessa francofontese. ( Nella foto. Da sin. Santo Privitera, Maria Nivea Zagarella,Vittorio Emmi, Renato Pennisi).
*Articolo pubblicato su "La Sicilia" del 5.02.2014