VOGLIA DI GELATO
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- Categoria: Gastronomia
- Creato Martedì, 28 Agosto 2012 08:08
- Pubblicato Martedì, 28 Agosto 2012 08:08
- Scritto da Lina Giuffrida
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E' un'impresa trovare un essere umano a cui non piaccia il gelato, anche perchè ce ne sono per tutti i gusti. E' un alimento irrinunciabile nei giorni di caldo. In origine non era certo quello che oggi conosciamo, alla fine del IX sec. gli Arabi occuparono la Sicilia e incontrarono i nevaroli dell'Etna che conoscevano l'arte della conservazione sotto ghiaccio. Essi usavano il sale marino, di cui l'isola era ricchissima, per mantenerlo più a lungo. Alla fine del 1600, un certo Francesco Procopio dei Coltelli, originario di Acitrezza e cuoco di professione, miscelò latte, limoni, zucchero di canna e li lavorò prima di conservarli sotto ghiaccio. Era la prima forma di gelato della storia giunto fino a noi in mille varietà diverse. Nel tempo, egli non si limitò a migliorarne la ricetta base ma s'impegnò a inventare una macchina per la lavorazione che, dopo vari insuccessi e perfezionamenti, diede ottimi risultati. Trasferitosi a Parigi, il cuoco siciliano aprì nel 1686 un locale "Cafè Procope" che diffuse il gelato in Francia e si guadagnò la fama di "Caffè Letterario d'Europa". Dunque la nascita del gelato su scala industriale partì da Catania per poi allargarsi in tutta Italia e nel mondo.
Il gelato però ha fama di essere un vero nemico della linea. Quali sono le sue caratteristiche nutrizionali? E' meglio chiarire molti dubbi. Secondo i laboratori di ricerca nutrizionistica, esso contiene acqua (60-75%), zucchero (20-25%), grassi in quantità variabile a seconda del gusto. Fornisce un buon apporto di calcio, minime le quantità di vitamine e fibre. Dunque la sua fama negativa è immeritata: fra i prodotti industriali il fiordilatte, ad esempio, apporta 218 calorie, la stracciatella 193, il sorbetto 132, contro 400 di un panettone o una porzione di tiramisù. Per non ingrassare bisogna saper equilibrare le cose. Chi mangia sano e conduce una vita attiva può concedersi anche un gelato al giorno, in caso contrario o se si è patiti di dolci, basta rinunciare a biscotti, merendine, zuccheri in eccesso, per concedersi un gelato alla frutta o una macedonia con gelato. L'ideale è mangiarlo come sostituzione di un pasto ma che ciò non diventi una regola. Attenzione ai bambini, via libera col gelato, a patto di non eccedere con le dosi, è ottimo come merenda ma non un capriccio da soddisfare più volte al giorno. Anche per gli anziani è un ottimo sostituto del pranzo, per loro l'ideale sarebbe consumarlo dopo una porzione di verdura o un frutto.
La differenza tra prodotto industriale e artigianale è oggi poco netta poichè i gelatieri preparano i loro prodotti utilizzando spesso semilavorati (come la pasta di nocciole). Il prodotto industriale è sempre più controllato dal punto di vista igienico. Comunque L'Italia è l'unica nazione al mondo dove la produzione artigianale copre la metà del fabbisogno di mercato.
Il gelato non fa male a nessuno anche perchè oggigiorno esistono in commercio quelli alla soia per chi soffre di colesterolemia, senza glutine per i celiaci, senza lattosio per gli intolleranti, senza zucchero per i diabetici.