CHE BUONA LA PASTA!

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E' la regina della Dieta Mediterranea ma d'estate viene spesso snobbata a causa della credenza che faccia ingrassare. Bandirla dalla tavola è invece un grave errore. Contrariamente a quanto si crede, assunta nella giusta quantità e condita in maniera semplice, la pasta non solo non fa ingrassare ma offre un senso di sazietà prolungata. Nessun nutrizionista si sognerebbe infatti di eliminare i carboidrati dalla dieta dimagrante, occorre tutt'al più, fare attenzione alle dosi e ai condimenti. Sono questi infatti che fanno innalzare in modo spropositato le calorie.

Per conciliare gola e girovita basta seguire alcuni semplici accorgimenti. Il matrimonio più riuscito è quello con la verdura cruda o cotta. Associato a questa il tasso glicemico della pasta si abbassa, rallentando l'assorbimento degli zuccheri. Un altro valido suggerimento è quello di alternare la pasta raffinata a quella integrale abbinandola ai legumi, che a loro volta, hanno proprietà anti-diabete e aiutano a contenere i livelli di colesterolo e glicemia. Attenzione poi ai tempi di cottura. La pasta al dente è infatti più sana e digeribile della pasta scotta. Secondo recenti studi infatti l'alta temperatura favorisce la formazione di molecole chimiche responsabili dei processi di ossidazione (detti ages).

Fonte energetica si prima qualità, la pasta non può assolutamente mancare sulla tavola di bambini e anziani nella giusta dose. In età giovanile la porzione standard corretta per l'uomo è 80 grammi, per la donna 70 grammi, che scende di dieci grammi ogni dieci anni di età. Alternare la pasta con riso, farro, couscous e pasta di Kamut è un'ottima abitudine per variegare l'alimentazione. In estate la pasta fredda condita con verdure di stagione e olio crudo è ideale per garantire l'apporto di vitamine e sali minerali. Per insaporire e ottenere un effetto antiossidante aggiungere prezzemolo, basilico, sedano, cipolla rossa di Tropea e spezie varie. La pasta fredda ha la caratteristica di divenire qualitativamente superiore, il raffreddamento dà luogo alla formazione di amidi resistenti  e acidi che apportano ulteriori benefici e favoriscono l'assimilazione del calcio e della flora batterica intestinale.