RIFLESSIONI: "LA PROVOCAZIONE DI DIO"
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- Categoria: Articoli Segnalati
- Creato Domenica, 31 Agosto 2014 10:55
- Pubblicato Domenica, 31 Agosto 2014 10:55
- Scritto da Rosario Ninfa
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Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro». Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele».
Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». «E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita. (Mt 15, 21-28)
Questa pagina del vangelo non solo non l'ho mai capita, ma mi ha sempre infastidito perchè presenta un Gesù "dal cuore di pietra", verrebbe da dire.Come si fa a trattare così una madre afflitta? Come non rivolgere neppure una parola a chi ti sta implorando?
Ma i "no" di Gesù, più che negazioni, sono provocazioni. Dio però non "provoca" mai per il gusto di provocare. Penso alle tante prove della vita: incomprensioni, imprevisti, disgrazie, malattie, morti..., dove sembra che
Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». «E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita. (Mt 15, 21-28)
Questa pagina del vangelo non solo non l'ho mai capita, ma mi ha sempre infastidito perchè presenta un Gesù "dal cuore di pietra", verrebbe da dire.Come si fa a trattare così una madre afflitta? Come non rivolgere neppure una parola a chi ti sta implorando?
Ma i "no" di Gesù, più che negazioni, sono provocazioni. Dio però non "provoca" mai per il gusto di provocare. Penso alle tante prove della vita: incomprensioni, imprevisti, disgrazie, malattie, morti..., dove sembra che
il Signore si sia dimenticato di noi. In realtà sono solo "provocazioni" per aiutarci a crescere nella fede, a passare da un piano solamente umano a un piano soprannaturale. Permette magari il dolore, lo smarrimento, il dubbio, ma per trarre qualcosa si positivo per noi. Provocata dai rifiuti di Gesù, la fede della donna cananea cresce sempre di più. Ritardando nell'esaudirci, Dio fa che l'oggetto delle nostre preghiere si elevi; che dalle cose materiali passiamo a quelle spirituali, dalle cose temporali a quelle eterne, dalle cose piccole passiamo a quelle grandi.
Anche in questo episodio Dio non si smentisce. Egli è Amore per davvero e tutto fa concorrere per il nostro bene. A volte abbiamo l'impressione che Dio non ascolti le nostre preghiere. Sembra sordo. Ma Dio ascolta sempre, anche quando sembra non ascoltare. Solo che ci dà ciò di cui abbiamo veramente bisogno.
Cosa ci insegna questa madre così ostinata nel chiedere? Nella nostra storia d'amore con Dio, egli non ci vuole spettatori passivi; vuole che anche noi collaboriamo attivamente, vuole che facciamo la nostra parte fino in fondo, che ci diamo da fare anche col domandare con insistenza aiuto nelle necessità.
Gesù vuole da noi una fede adulta, matura, convinta. Ci vuole mettere in qualche modo sul suo stesso piano, sulla sua stessa lunghezza d'onda. Vuole dialogare con noi.
Anche in questo episodio Dio non si smentisce. Egli è Amore per davvero e tutto fa concorrere per il nostro bene. A volte abbiamo l'impressione che Dio non ascolti le nostre preghiere. Sembra sordo. Ma Dio ascolta sempre, anche quando sembra non ascoltare. Solo che ci dà ciò di cui abbiamo veramente bisogno.
Cosa ci insegna questa madre così ostinata nel chiedere? Nella nostra storia d'amore con Dio, egli non ci vuole spettatori passivi; vuole che anche noi collaboriamo attivamente, vuole che facciamo la nostra parte fino in fondo, che ci diamo da fare anche col domandare con insistenza aiuto nelle necessità.
Gesù vuole da noi una fede adulta, matura, convinta. Ci vuole mettere in qualche modo sul suo stesso piano, sulla sua stessa lunghezza d'onda. Vuole dialogare con noi.