CURIOSITA' CATANESI: " 'A MARONNA 'DA MUNNIZZA"
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- Category: Storia e tradizioni popolari
- Created on Wednesday, 07 May 2014 09:37
- Published on Wednesday, 07 May 2014 09:37
- Written by Santo Privitera
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Catania e' città ricca di gustose storielle. Alcune di esse possiamo considerarle semplici leggende metropolitane, molte altre invece risultano autentiche. E così non c’è da meravigliarsi se a destare curiosità stavolta è una Icona sacra che gli abitanti del luogo chiamano “‘a Maronna da’ munnizza. Si, proprio così. Nulla di blasfemo, s’intende; di questo ci rassicura la storia che narriamo. In via Teatro greco, addossato al muro di cinta del Monastero dei Benedettini, proprio di fronte alla caserma dei Carabinieri, c’è un altarino raffigurante l’immagine dipinta su tela della Madonna Dolorosa col Cristo morto in grembo. Opera popolare, non di particolare pregio ma elegante. Essa è oggi esposta proprio nel luogo dove intorno alla meta' degli anni ’30 dello scorso secolo venne rinvenuta. Era stata buttata lì, in mezzo ai rifiuti, da mano sacrilega. Un netturbino la raccolse pietosamente, sottraendola all’oltraggio e alla distruzione certa. Ripulita con meticolosa cura, la conservò.
Il caso volle che un ricco commerciante di tessuti di v. Manzoni, afflitto da seri problemi di salute, non sapendo a quale Santo votarsi, pur di guarire dal male che lo assillava sarebbe stato disposto a qualsiasi sacrificio anche economico. Era un credente ma non sapeva pregare. A questo pero' pensava la moglie, fervente cattolica. Venuto a conoscenza perciò del curioso ritrovamento, l'uomo volle venire a tutti i costi in possesso di quella Sacra immagine. Rintracciò il netturbino che in quella zona era molto noto, e con lui stabilì il giusto compenso. “Può essere un segno del destino” si sarà detto e, da buon commerciante, fiutata la possibilità di un miracolo, promise con sentita Fede che una volta ottenutolo avrebbe onorato nel migliore dei modi quella preziosa “Reliquia”. E non passò molto tempo che il miracolo si verifico'. Le sue condizioni di salute migliorarono fino alla completa guarigione. Non solo: gli affari superarono ogni rosea previsione. Forse aveva ottenuto di più rispetto a quanto richiesto: Misteri della Divina provvidenza! Sta di fatto che l’uomo mantenne la promessa facendo erigere un elegante altarino. Alla base, una ringhiera in ferro battuto. L’immagine debitamente restaurata e' stata incassata nella nicchia protetta da una lastra di vetro. Ai lati, due vasetti anch'essi in marmo. Nella parte sommitale, infine, posto a ulteriore protezione, un arco in ferro e plexiglas. In evidenza la scritta: “Per grazia ricevuta”. E il Netturbino? Beh, la consolazione di un lauto compenso fu di per se' un piccolo miracolo. (Nella foto, l'Altarino)