SANT'EUPLIO
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- Category: Storia e tradizioni popolari
- Created on Wednesday, 18 August 2021 11:00
- Published on Wednesday, 18 August 2021 11:00
- Written by Santo Privitera
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Il 12 agosto del 304, cinquantatre anni dopo sant’Agata, cade a Catania un altro glorioso Martire: sant’Euplio. Vittima della feroce persecuzione ordinata dall’imperatore Diocleziano. Assieme ad Agata, egli fu oggetto di culto a Catania già in epoca costantiniana. Nel corso dei secoli gli vennero intitolate chiese e cattedrali in varie città italiane. La basilica cattedrale di Catania, nel giorno che ricorda il suo martirio, ha riproposto i soliti appuntamenti annuali: In mattinata, alle ore 9.00, il seicentesco reliquiario con il braccio di sant’Euplio verrà condotto nel sito della vecchia chiesa a lui dedicata in piazza Borsa per la benedizione della città; seguirà in cattedrale alle ore 10.00 la santa messa. Nel pomeriggio, alle 17.30 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal cerimoniere arcivescovile can.Pasquale Munzone. Parteciperanno i diaconi dell’arcidiocesi. Anche nella omonima parrocchia di piazza Montessori, il 1717° del martirio verrà solennemente ricordato. Alle ore 8.00, durante le lodi mattutine, venerazione di una reliquia del Santo; alle ore 19.00 una s.messa verrà celebrata dal parroco don Fausto Grimaldi. Sarà anche l’occasione per ricordare Don Michele Cogliani, rettore del centro studi eupliani, scomparso pochi giorni fa a Trevico(AV). Proprio nella parrocchia, oggi santuario Madonna della Libera e Sant’Euplio del suggestivo borgo Irpino dove sono in corso i solenni festeggiamenti, riposano le spoglie del Santo Diacono catanese. Don Cogliani-ricordiamo- sull’asse Trevico-Catania, negli ultimi cinquant’anni ha contribuito assieme ai compianti storici e giornalisti catanesi Don Rosario Mazza, Benigno De Marco, Agostino Valente, Mario Fonte, Nino Urzi e Antonio Blandini, alla diffusione e al rilancio del culto Eupliano. Anche a Francavilla di Sicilia, nel Messinese, sant’Euplio (sant’Opulu) è festeggiato come Patrono del paese. Sulla biografia di sant’Euplio le fonti non sono concordi tra loro; a partire dal nome. “Euplio” è il nome popolare con cui è più conosciuto, mentre quello grecizzato di “Euplo” sarebbe in realtà quello autentico. La figura di questo Martire che la tradizione indica di età adolescenziale, nella storia del cristianesimo è fra le più significative. La sua professione di fede andò oltre. Fu attivo ed efficace soprattutto nella diffusione dei Vangeli. Incurante della persecuzione scatenata dall’imperatore Diocleziano, forse la più cruenta che la storia ricordi, continuò imperterrito nella sua opera di cristianità. ” Io sono cristiano”-andava ripetendo- “e voglio morire così”. “Un gesto provocatorio” lo definì la studiosa Maria Stelladoro” in una sua pubblicazione del 2006. Il 29 aprile del 304, sarebbe stato fatto imprigionare dall’allora “Corrector” romano Calvisiano. Sottoposto a cruente torture si rifiutò di abiurare, come gli era stato intimato, alla sua fede cristiana. Con l’occasione, gli sarebbe stata perfino massacrata a colpi di pietra la mano destra nella quale teneva le sacre scritture. Particolare,questo, che trovò riscontro nell’ultima ricognizione canonica sui resti del Santo, effettuata alla fine dello scorso secolo dal prof. Francesco Mallegni dell’università di Pisa. “A proposito”-puntualizza il docente toscano- “gli esami al carbonio 14 eseguiti sul corpo di Euplio”, collimano esattamente con quanto riportato dalle fonti primarie”. Il giovane diacono fu processato e giustiziato il 12 agosto del 304. Subì un duplice drammatico processo che lo vide lottare senza paura con il suo accusatore. Venne decapitato nel “foro” (pubblica piazza), odierna via pozzo Mulino.
09.08.2021
Nella foto, un'antica iconografia del Santo
Pubblicato su La Sicilia del 12.08.2021