PSICOLOGIA PRATICA
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- Category: Scienze, Tecnologia, Medicina, Alimentazione.
- Created on Tuesday, 15 July 2014 09:32
- Published on Tuesday, 15 July 2014 15:44
- Written by Lina Giuffrida
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L'ASPETTO ESTERIORE:
Tutti tendiamo a farci un'idea della persona che abbiamo di fronte al primo incontro, l'impatto estetico, l'atteggiamento, il comportamento e l'aspetto fisico ci colpiscono sempre. Esistono infatti delle caratteristiche che denotano una certa predisposizione caratteriale legata ai tratti somatici, ad esempio la forma del volto che può essere: quadrato, lungo, triangolare o tondo. Questa scienza si chiama Fisiognomica e ci aiuta a conoscere meglio gli altri.
Oltre alla fisiognomica la psicologia moderna tiene conto del temperamento di ogni individuo suddividendolo in 4 grandi gruppi: Flemmatico - Melanconico - Sanguigno - Collerico. Ma altre teorie tengono conto anche della cura dell'aspetto fisico attraverso l'abbigliamento. Per abbigliamento s'intende tutto ciò che concerne l'aspetto di una persona, compresa l'acconciatura, gli accessori e il trucco, o per meglio dire, lo stile dell'individuo. Non si può negare che la prima impressione che abbiamo di una persona è importante e strettamente legata alla cura che ha nell'abbigliarsi, da lì si percepisce se è una persona sportiva o rigorosa, pratica o elegante, sicura o confusionaria. Chi ha un aspetto sciatto ha certamente poca stima di sé e induce gli altri a pensarlo. Tutti cercano uno stile personale nella vita ma spesso si è costretti ad adeguarsi a un contesto sociale a causa di un lavoro che costringe un Tipo controcorrente a recitare una sorta di parte per mostrare "Le fisic du role". In effetti bisognerebbe essere giudicati quando si è veramente se stessi e non quando si è costretti a mostrarsi per quello che non si è. Altro riferimento importante è rappresentato dalla scelta di determinati colori che esprimono in genere lo stato d'animo della persona. I colori più scuri indicano persone serie, metodiche e riflessive quelli più accesi invece le più socievoli, avventurose e passionali.
LA COMUNICAZIONE VERBALE:
Il linguaggio per definizione è la capacità di comunicare sia in forma scritta che orale oltre che non verbale. A volte si comunica di più con il silenzioso, misterioso e affascinante linguaggio del corpo composto di mimica e gestualità. Attraverso la comunicazione verbale l'uomo esprime a parole il proprio sentire, i pensieri, le emozioni per far capire al prossimo chi è, cosa pensa o sente. A seconda di come una persona parla è possibile valutare chi ci è di fronte in maniera chiara e diretta, ma ciò che più sottilmente ci convince, è il linguaggio del suo corpo nonostante sia meno diretto e incomprensibile ai più. L'individuo tende a usare i gesti in maniera inconsapevole per accompagnare o sottolineare le proprie parole. Ma accade che l'educazione o le barriere personali impediscano di essere sinceri, allora il linguaggio del corpo smentisce ciò che stiamo affemando. I gesti infatti, se correttamente interpretati, possono svelare ciò che realmente si pensa, ma bisogna fare attenzione, non si devono cercare significati nascosti in ogni gesto ma avvertire la discordanza tra ciò che si dice e i segnali del corpo.
Segnali di menzogna: Istintivamente ognuno di noi sa riconoscere la menzogna, ma alcuni individui sono ben allenati e molto bravi a fingere, tuttavia seppur controllati, si faranno sfuggire dei gesti naturali e inconsapevoli. Avvicinare le mani al viso indica attenzione e valutazione. Il soggetto pensa a qualcosa di negativo e forse sta riflettendo prima di valutare. Se la persona si sfiora il viso invece mente, così come quando si frega il naso, si copre la bocca, si gratta il collo o si tocca gli occhi.
Segnali di corteggiamento: Ognuno di noi sa quando suscita ammirazione in un individuo del sesso opposto. I segnali più comuni sono lo sguardo e la ricerca dello spazio personale. Lo sguardo della persona interessata è più acceso e diretto, si sofferma a lungo a fissare l'oggetto del desiderio ma la cosa più evidente sarà il dilatarsi delle sue pupille. Il secondo segnale è la ricerca del contatto, dello sfioramento casuale, per accertarsi che venga ben accolto dall'altro. Sia uomini che donne tendono a rassettarsi i capelli, gli abiti, il trucco, un tipico messaggio in codice per dire: "Guardami". Il corpo tende a muoversi e girarsi mostrando evidenti segnali d'apertura.
Segnali di barriera: Diversi sono invece i segnali di chiusura che il corpo invia quando non gradisce chi ha di fronte. Si tende ad allontanarsi dall'interlocutore, braccia e gambe in genere sono incrociate, sia in posizione eretta che da seduti. E' il segnale lampante del disinteresse nei confronti dell'altro. In una conversazione dal tono amichevole invece braccia e gambe sono sciolte e slacciate e la distanza tra i due interlocutori è certamente ridotta.