RECENSIONE: "Via Vita" di Maria Grazia Distefano

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L’amore, il pregiudizio, la disperazione sono soltanto alcune delle condizioni umane con le quali talvolta si è costretti a confrontarsi. Nel suo nuovo libro di racconti “Via Vita”(Ed.Montag), la giovane scrittrice catanese Maria Grazia Distefano, studiosa di psicologia clinica, le mette tutte in risalto queste condizioni, calandole in una realtà variegata dove le miserie morali, le paure, le instabilità psicologiche emergono con tutta la loro forza non solo negli ambienti degradati ma in tutti gli strati della società. Parafrasando il titolo di uno dei 12 racconti di cui si compone l’opera, affrontare la vita così è come volare su “Fragili ali di carta”. “Anche se i protagonisti cambiano-osserva Antonio Nicolosi autore della prefazione-la realtà dell’uomo rimane uguale per tutti”. La struttura dell’opera si fonda su un percorso educativo ben delineato ma non per questo privo di sorprese. Come si evince dalla trama di alcuni racconti contenuti nella raccolta, tra il male e il bene il filo è sottilissimo se non addirittura nullo. Lorenzo, il personaggio principale, in cerca di un lavoro, attraverso la Google Maps si imbatte in una strada larga e lunga: Via vita. Le viuzze che l’attraversano si chiamano “Del pregiudizio”, “Dell’amore”, “Della disperazione”, “Delle nuove possibilità”. Cliccando su ciascuna di esse, le storie di volta in volta narrate mostreranno al cibernauta realtà parossistiche a lui fino a quel momento sconosciute. 

 

 

Pubblicato su "La Sicilia"

 

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