LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
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- Category: Moda Costume e Società
- Created on Wednesday, 29 February 2012 17:01
- Published on Wednesday, 29 February 2012 17:01
- Written by Lina Giuffrida
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La raccolta differenziata, già diffusa nei paesi civilizzati del nord Europa da vari decenni, fu imposta a tutto il territorio della CEE fin dal 1975. In attuazione di quelle direttive, solo nel 1982 lo Stato italiano stabilì l'obbligo relativo al recupero e al riciclo dei rifiuti. La prima regione ad adeguarsi fu il Friuli Venezia Giulia negli anni '90 ma, nella maggior parte del territorio nazionale, partì con grande ritardo. Nel 2009 è stato fatto obbligo a tutti i Comuni di differenziare almeno il 35% di rifiuti ma molti non si sono adeguati o temporeggiano passivamente.
I problemi ecologici e la difesa dell'ambiente sono alla base di questa rivoluzione. Le discariche di tipo tradizionale, nelle quali immettere ogni genere di rifiuto, sono ormai fuorilegge perchè altamente inquinanti. Alcuni materiali (alluminio, carta, plastica, vetro, sostanze organiche) possono essere riciclati e consentire enormi risparmi energetici. Lo scopo di ridurre quanto più possibile la quantità di rifiuti indifferenziati, da trattare comunque con inceneritori o termovalorizzatori, è indispensabile per preservare le risorse naturali e garantire ai nostri discendenti un futuro vivibile.
Milioni di alberi abbattuti per produrre carta (15 per ogni tonnellata), milioni di litri di petrolio per produrre plastica e immettere nell'atmosfera Co2 dannosa, tonnellate di silice, soda e carbonato di calcio per produrre vetro, bauxite per ricavare alluminio, possono essere risparmiati con la raccolta differenziata. E' importante inoltre stare attenti a non smaltire nel modo scorretto alcuni rifiuti che diventano pericolosi per la salute pubblica, come pile esauste, toner, cartucce, olio usato, pneumatici, medicinali scaduti, materiale chimico, ecc.
L'interesse a salvare il mondo da questo scempio dovrebbe essere di tutti. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a rendere il futuro più accettabile. Non attribuiamo allo Stato, ai Comuni, al personale addetto, alla volontà politica, responsabilità che sono individuali. Quando gettiamo rifiuti per strada o fuori dai cassonetti, quando ci stufiamo ad avere in giro per casa cinque pattumiere diverse, quando non facciamo attenzione ai comunicati che vengono proposti sul corretto smaltimento, quando pretendiamo che la raccolta avvenga in maniera personalizzata, quando ci convinciamo che è tutto inutile.......è come se scegliessimo d'iniettare nelle vene dei nostri eredi una dose di veleno letale che avrà i suoi effetti tra qualche decennio. Non lasciamo che l'egoismo abbia la meglio sulla saggezza, inculchiamo a chi ci circonda l'amore, il rispetto per la natura e per ogni essere vivente. Abbracciamo la causa e differenziamo responsabilmente!