A TE DON BOSCO

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Nel Bicentenario della scomparsa di Don Giovanni Bosco(1815-2015), pubblichiamo una dedica che la giovane Cristina Costanzo ha rivolto al Santo Torinese. La devota non scrive in prima persona. Preferendo entrare nelle vesti di uno dei tanti scapestrati salvati da Don Bosco dalla sicura perdizione, esprime un sincero e profondo ringraziamento verso quell'Angelo d' un prete.

San Giovanni Bosco nacque a Castelnuovo d'Asti-Torino- nell'agosto del 1815; ivi morì il 31 gennaio del 1888. Grande figura della chiesa cattolica, fu considerato un filosofo e pedagogista alla stessa stregua dei Pestalozzi, Montessori, Frobel, Aporti e Rosmini. Il suo Sistema educativo  trasse origine dalla sua grande fiducia verso l'istruzione e la formazione. Combattere l'ignoranza,forgiare al lavoro ed educare i giovani verso l'impegno sociale fu la sua vera missione. La Congregazione religiosa che fondò, si basò su questi semplici ma incisivi principi. I suoi compagni di strada furono "gli ultimi", i "diseredati" e tutti coloro che venivano considerati "pezzenti" e scarti della società; giovani e bambini che avevano bisogno, invece, di assistenza e istruzione in quella Torino Ottocentesca che come tutte le grandi città pagava lo scotto di quell'idea di progresso che cominciava ad affacciarsi prepotentemente. Don Bosco riuscì nella sua missione, e il suo esempio, oggi, è più che mai vivo e attuale.*

Mi guardo intorno per un attimo,

tutto mi sembra perso, ma alzo lo sguardo

e i miei occhi si riempiono di luce immensa...

Vedo te, vedo te, vedo i giorni e gli anni passati

insieme a giocare,ridere scherzare e pregare.

D'improvviso sento che la mia pelle viene

 

attraversata da un forte vento,

quel vento gelido e freddo

che mi ricorda che Tu non ci sei più,

ma mi basta alzare lo sguardo per sentire te.

Tutti i ricordi affiorano,

quella maledetta nostalgia va via,

e riaffiora dentro di me di nuovo

quel bellissimo ricordo di te.

Di te ricordo la semplicità

accompagnata da una stupenda umiltà

unita a quella forza interiore spaventosa.

Mi sentivo vivo quando mi ascoltavi,

e Tu lì che ridevi senza mai annoiarti,

e noi tutti ascoltavamo Te quando parlavi

dei tuoi sogni, della vita e di Dio nel modo

che solo un angelo sa fare,

in fondo gli angeli non ci sono solo in cielo

trascorrono la maggior parte della vita 

accanto alle persone da proteggere,

come Tu hai saputo fare con noi.

Anche lì dove nessuno sa,

tutti Ti guarderanno con gli occhi

dell'amore.

Tu sei stato e sarai il nostro angelo.

Grazie Don Bosco.

 

*Note di Santo Privitera

Nella foto, le Venerate spoglie di Don Bosco.

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