ANTICHI LUOGHI DEL PASSATEMPO CATANESE
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- Category: Moda Costume e Società
- Written by Santo Privitera
Passatempo è sinonimo di ozio? non sempre! A Catania ha però assunto nel tempo un certo significato. Il detto “‘O fatti quattru passi ‘a Villa” spesso “garbatamente” usato da chi vuole mandare qualcuno a quel paese, nasce proprio dall’abitudine che molti catanesi hanno, forzatamente o no, di frequentare luoghi della città considerati del “dolce far niente”. Villa Pacini (‘A villa varagghi) e “Villa Bellini” su tutti. Ancora oggi esse rappresentano i simboli del famigerato “Passìu”. La “Villa Bellini” ha sempre attirato maggiore folla al suo interno. ‘ ‘U travagghiu!!?..’a Villa è!!!. Oppure: “Picchì non vai ‘a Villa a passìari che papiri??( quando queste c’erano). Sono espressioni comuni molto eloquenti. Una volta, nel tardo pomeriggio di festa, le famiglie vi si recavano a passeggio con i propri bambini; godevano di quel polmone di verde circondato di strade e palazzi nel ventre della città, ma soprattutto assistevano ai concerti bandistici che vi si svolgevano. I luoghi della “Movida” oggi offrono ben altri e più ampi svaghi, perciò quello ormai è solo un ricordo. Senza contare, “Circoli”, “Biliardi” “Caffe’” “Cinema” e “Teatri” della memoria, com’è cambiato a Catania il modo di trascorrere il tempo libero è sotto gli occhi di tutti. Solo in alcuni luoghi il tempo sembra essersi fermato. La “Villa Pacini” finora ha resistito ai mutamenti. Oltre la sua cinta, il tempo continua a scorrere a un’altra velocità. In questo luogo caratterizzato dalla presenza della vicina pescheria, in tutte le ore della giornata e’ ancora possibile osservare gruppi di anziani intenti a giocare a carte. Briscola,
PARLIAMO DI ANGELI
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- Category: Moda Costume e Società
- Written by LINA GIUFFRIDA
Da sempre l'uomo avverte vicino a sé delle entità invisibili ma presenti molto spesso benefiche ma talvolta anche malefiche, che lo accompagnano o lo ostacolano nella quotidianità. Queste figure vengono immaginate come angeli buoni e cattivi. La Bibbia narra della loro influenza sin dalla creazione dell'Universo. Tanto che, qualunque sia l'epoca, la cultura, la religione, la descrizione di questi esseri invisibili coincide con figure alate di forma umana, ne abbiamo riscontro in molteplici scritti o tradizioni tramandate oralmente. Il trascorrere del tempo non ha minimamente intaccato tale radicato convincimento popolare. Nel 1608 la liturgia della Chiesa cattolica ufficializzò la loro devozione con l'istituzione della festa degli Angeli Custodi che venne fissata il 2 ottobre da Papa Clemente X. Negli ultimi decenni è esploso in tutto il mondo uno straordinario fenomeno mediatico che, partito dall'America, ha riproposto all'attenzione popolare la tematica degli angeli.
I DOLI 'DO SIGNURUZZU 2015
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- Category: Storia e tradizioni popolari
- Written by Liotru di lu Chianu
Con la rappresentazione del dramma Sacro “I Doli ‘do Signuruzzu”, il Centro culturale “V.Paternò-Tedeschi” ha concluso al Castello Leucatia le manifestazioni dedicate alla S.Pasqua. E’ stata la Biblioteca “R.Livatino” a fare come sempre gli onori di casa. Nei giorni precedenti, la drammatizzazione della Morte e Passione di Gesù Cristo era stata messa in scena,per la regia di Gianni Sineri, nelle parrocchie S.M.Del Carmelo,(Canalicchio); S.M.Dell’Aiuto; S.Stefano(S.Giovanni Galermo) e al centro anziani di Lineri, a Misterbianco. Nel corso dei vari spettacoli, la presenza del pubblico è stata molto vasta ed emotivamente partecipata. Canti, nenie, lamenti, scene teatrali e commenti in dialetto siciliano, hanno scandito il cammino doloroso del Figlio di Dio sulla strada del Golgota. Solo la lettura dei testi del Vangelo, affidata quest’anno alla giovane universitaria Veronica Distefano, è stata eseguita in Lingua italiana. La voce dolente dei cantanti Carmelo Filogamo e Gianni Sineri,